Compito delle Istituzioni, dello Stato, delle Regioni e dei Comuni è quello di tutelare tale DIRITTO costituzionalmente garantito, in particolar modo verso i propri cittadini più fragili e deboli.
COMITATO NO EUTANASIA
LA REGIONE VENETO SOSTENGA LE CURE PALLIATIVE: PINO MORANDINI INTERVIENE ALLA CONFERENZA STAMPA A PALAZZO FERRI-FINI (VENEZIA)
La persona malata, anche se inguaribile, è sempre curabile. Lo spirito dell’iniziativa legislativa è riaffermare la cultura della vita contro quella della morte, poiché è dovere delle istituzioni sostenere la persona malata in quanto portatrice di un valore (dignità) ontologico, impedendo che si percepisca un peso sociale
Il vero diritto del malato è la cura, non l’eutanasia
Se dovessimo considerare “terminale” ogni paziente che può avere un’aspettativa di vita di trent’anni e più, ognuno di noi – superati i 60 anni – può considerarsi tale!
Il Veneto faccia marcia indietro sul suicidio assistito
La Regione sta pensando di sdoganarlo, così la sezione veronese del Family Day ha promosso un convegno per dire no alla cultura dello scarto.
SUICIDIO ASSISTITO: “Se passasse la legge, in Italia avremmo 30.000 decessi annui”
Siamo al bivio dell’umano: scegliere tra la morte facile e l’amore non facile (il vero amore non è mai facile)
Le cure palliative: memoria scritta di Massimo Gandolfini per le Commissioni Senato
Lo scopo delle cure palliative non e’ ne’ accellerare ne’ ritardare la morte naturale, ma preservare la migliore qualita’ di vita possibile fino alla fine.
La doppia malizia della parola eutanasia
Se la morte non sopraggiunge naturalmente o accidentalmente, essa è data necessariamente da qualcuno: o dal soggetto stesso oppure da un’altra persona.
Cure palliative per fermare la morte di stato. Di Massimo Gandolfini
Andiamo verso la legalizzazione della morte di Stato per qualsiasi motivo, ove un giudice decide se un bimbo gravemente malato è degno di vivere oppure no.
EUTANASIA: Misura per far quadrar le spese. Intervista a Gian Paolo Conter, geriatra palliativista.
Il problema non è l’accanimento terapeutico ma l’abbandono terapeutico.
DDL BAZOLI. Ultimo appello per non eliminare chi soffre.
Il dolore e la sofferenza disturbano perché obbligano ad andare oltre al PIL, al PNRR e fanno vacillare i grandi progetti del “nuovo umanesimo” senza Dio.
EUTANASIA: l’impercettibile passaggio dal “diritto” al “dovere” di morire
Sta nascendo un altro “nuovo” diritto che consentirebbe di ridurre il proprio corpo e la propria vita ad una macchina il cui uso, come per qualsiasi altro bonus, è regolato in base ai criteri di efficienza ed economicità.
REFERENDUM EUTANASIA: Prime valutazioni sul comunicato stampa della Consulta del 15 febbraio 2022
È sufficiente una lettura del testo dell’art. 579 c.p., per constatare come l’agente avrebbe dovuto andare assolto dall’omicidio ove avesse provato che la vittima aveva prestato il suo consenso ad essere uccisa, mentre avrebbe risposto di omicidio volontario “tradizionale” per i soli casi in cui la vittima fosse stata una persona minore di anni diciotto, inferma di mente e pochi altri casi.