Sono passati 9 anni dalla nascita de la Manif Pour Tous Italia, divenuta poi Generazione Famiglia e confluita oggi in Pro Vita & Famiglia Onlus.
Sono passati 7 anni dall’imponente evento di San Giovanni nel 2015 e 6 anni e mezzo dal Circo Massimo del 2016, organizzati insieme agli amici del Family Day, quando in mezzo a una folla immensa di persone che chiedevano a Renzi di non “rottamare” la famiglia, una di loro sventolava con audacia il famigerato cartello “Ruiu Sposami”. Stefano Buda l’ho sposato davvero, e da questo matrimonio è nato il miracolo delle vite di Michele Benedetto e Francesco Giovanni; e Sara, indimenticabile figlia che ci tiene gli occhi incollati al Cielo, per desiderarlo.
Se non uso parole di un “addio” grato e commosso nei confronti di Jacopo Coghe, Filippo Savarese, i miei angeli custodi, di Massimo Gandolfini e tutta la cordata del direttivo del family Day, di Toni Brandi e di tutto il team di ProVita e famiglia, di tutti voi con cui abbiamo percorso anni spalla a spalla, è solo perché non c’è nessun addio, dato che continueremo a combinarle insieme delle belle, anche se in ruoli diversi.
Questo passo è stato combattuto soprattutto perchè candidarsi significa, per rispetto alla nostra associazione, ai miei compagni di cordata e a voi tutti, autosospendermi.
Questa, l’autosospensione da tutti i ruoli associativi, è stata la libertà più difficile da riconoscere, da prendermi, ma è più che necessaria: è davvero troppo prezioso il lavoro di Pro Vita e Famiglia, così come del Family Day e della Manifestazione nazionale per la Vita, soprattutto la totale trasversalità, che chiede di poter interloquire con qualsiasi partito per promuovere e difendere i principi non negoziabili, per rischiare di metterlo in difficoltà.
Maria Racele Ruiu
Se ti piace questo articolo lo puoi condividere!
Altre persone potrebbero trovarlo utile.