Maestra sospesa per le preghiere – Gandolfini (Family Day): “Condividiamo la richiesta di Sgarbi e di altri esponenti della maggioranza per il ritiro della sanzione”

“Condividiamo e sosteniamo l’iniziativa del sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, e di altri esponenti della maggioranza che hanno chiesto al ministro dell’Istruzione Valditara il ritiro del provvedimento disciplinare comminato alla maestra Marisa Francescangeli, sospesa dall’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna per aver fatto recitare un ‘Ave Maria e un Padre Nostro ai suoi alunni in prossimità […]
Comunicato stampa

di Redazione

Il Family Day è nato dall’amore sincero per la famiglia e per la vita ed è sbocciato mostrando decine di migliaia di famiglie disposte a manifestare e a combattere per la loro dignità ed esistenza. Tutte le donne e tutti gli uomini hanno pari dignità, non ci sono sconti a questo fondamento della vita civile. La famiglia fondata sull’amore tra uomo e donna che si donano generando il frutto del loro amore che sono i figli, è il secondo fondamento che ha realizzato quella varietà, bellezza e ricchezza di popoli e nazioni che oggi popolano il nostro pianeta.

11 Aprile 2023

“Condividiamo e sosteniamo l’iniziativa del sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, e di altri esponenti della maggioranza che hanno chiesto al ministro dell’Istruzione Valditara il ritiro del provvedimento disciplinare comminato alla maestra Marisa Francescangeli, sospesa dall’Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna per aver fatto recitare un ‘Ave Maria e un Padre Nostro ai suoi alunni in prossimità del Natale. Sgarbi mette in risalto che le radici della civiltà italiana affondano nel Cristianesimo ed invita ad evitare ogni contrapposizione tra laicismo e religione. Bisogna considerare quindi che ogni aspetto della nostra cultura, anche l’accoglienza e la propensione alla solidarietà, trovano fondamento in quei valori che la maestra ha cercato di trasmettere”, afferma il leader del Family Day, Massimo Gandolfini.

“Vale la pena ricordare infine che ci sono numerosi precedenti di insegnanti che hanno cercato di trasmettere controverse e divisive visioni della politica e della sessualità, sostituendosi al primato educativo dei genitori su temi cosi sensibili. Il caso sia quindi valutato nel contesto di quello che avviene nel sistema scolastico, evitando un provvedimento ingiusto e comunque sproporzionato ed eccessivo. Ricordiamo infatti che ci sono istituti pubblici che, senza l’avallo di alcuna normativa, hanno introdotto la carriera alias, ovvero la possibilità di identificarsi con il sesso diverso dal proprio anche senza aver fatto alcun percorso di transizione, né chirurgico né ormonale. Sempre la carriera alias introduce acriticamente schwa, asterischi e follie grammaticali per coloro si identificano col genere neutro, anche nel caso siano alunni minorenni. Non vorremo che si usino i soliti due pesi e due misure a seconda della distanza dell’iniziativa scolastica dal pensiero unico dominate”, conclude Gandolfini.

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